PUN: com’è cambiato il prezzo dell’energia elettrica nell’ultimo anno in Italia?

La bolletta dell’energia elettrica è uno dei temi più dibattuti degli ultimi tempi. Ci ritroviamo a fare i conti con dinamiche e termini che fino a qualche mese fa non avevamo mai sentito. Come il PUN, di cui vi abbiamo parlato qui, ossia il Prezzo Unico Nazionale, valore che indica il costo dell’energia elettrica in Italia per i fornitori, e che influenza anche le offerte dei player del mercato di riferimento. 

Vediamo insieme quali sono le previsioni legate all’andamento del PUN per il futuro e quanto potranno influire sulla vostra bolletta della luce.

Le variazioni di settembre 2022: quali prospettive?

Dal grafico relativo all’andamento del valore del PUN nel 2022 potete osservare che tra gennaio e giugno, il prezzo dell’energia elettrica al mercato dell’ingrosso si è aggirato tra 0,212 e 0,277 euro/kWh.

Dopo una crescita sostenuta in un periodo di grande incertezza e il picco di agosto (attestato intorno ai 0,543 euro/kWh), il PUN di settembre ha segnato -20% circa. 

Le quotazioni di settembre hanno, dunque, registrato un valore medio di 0,430 euro/kWh. 

Sebbene il costo dell’energia elettrica in Italia sia ancora molto alto per i fornitori rispetto al passato (come potete osservare dal grafico di seguito), il valore di settembre lascia presupporre una possibile discesa progressiva del PUN.  

Andamento del PUN da Gennaio a Settembre 2022 (Onda Più)

Quale offerta scegliere: prezzo fisso o variabile?

Come vi abbiamo spiegato nell’articolo precedente, le offerte a tasso variabile sono influenzate dall’andamento mensile del valore del PUN. 

Quando l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha definito il valore medio del PUN di settembre, oltre ad aver indicato il costo dell’energia per i fornitori, ha, di fatti, stabilito quanto pagheranno in bolletta gli utenti con un’offerta a prezzo variabile.

Oggi, con una materia prima a costi elevati e la crescente imprevedibilità del mercato, le offerte a tariffa fissa sono poco convenienti in primis per i fornitori. 

Ecco delle indicazioni semplici per comprendere le differenze tra le offerte a prezzo fisso e quelle a prezzo variabile:

• Le offerte a tasso indicizzato al PUN sono convenienti e vantaggiose se il prezzo del mercato è in diminuzione;
• Le offerte a prezzo fisso, garantiscono tariffe bloccate, senza poter, però, beneficiare di eventuali diminuzioni del valore del PUN e sono sempre più difficili da trovare per le ragioni sopra indicate.

Consulta il sito di Onda Più e trova l’offerta più conveniente per te, scegli in base alle tue esigenze e alle tue abitudini di consumo.